NOTE CHE NON SI NOTANO
Una chitarra non si fa poi tanti problemi nel vedere le sue corde vibrare al ritmo dato loro da chi la suona.
Semplicemente suona.
È testimone della sua melodia, la chitarra.
Indipendentemente dal suono che produce.
E tante sono le volte che i motivi da lei intonati appaiono tutt’altro che armoniosi.
Tanti quante sono le persone che, nella loro inesperienza, si cimentano nel far vibrare le sue corde.
Ma la chitarra rimane sempre la stessa.
Osserva lo spettacolo, ben sapendo che una nota non può vibrare per sempre.
Un pensiero, questo, che consola quando il suono è stonato.
Un pensiero che rattrista quando invece il suono è armonioso.
Non per la chitarra, certo.
Per lei ogni nota ha valore ed è degna di essere suonata.
Non ha tempo per pensare al suono che produce, la chitarra.
Semplicemente suona.
Ora limitandosi a vivere il suono per come lo sente dall’interno.
Ora limitandosi a vivere il silenzio quando niente fa vibrare le sue corde.
Non sceglie il motivo, la chitarra, né si sente in dovere di farlo.
Non teme di venire suonata, né di far sentire agli altri il suono che produce.
È per questo che è libera la chitarra.
Libera di vivere il suono che produce.
Molte persone, invece, non si sentono libere di suonare e risuonare.
Hanno un suono tutto loro, fatto di sentimenti, di emozioni, ma non lo fanno sentire all’esterno.
Si trattengono.
Ora irrigidendo le loro corde.
Ora chiudendosi in loro stesse.
Sono chitarre a cui la vita ha insegnato a diventare chitarriste.
Per poter scegliere quale melodia intonare.
Per sfuggire da note troppo dolorose per essere risuonate.
Ma una chitarra è sempre una chitarra.
Una nota non può vibrare per sempre.
Tutt’altro.
Significa porsi nella condizione di chi sa accettare una sconfitta, perché in essa riconosce un valore.
Il valore della saggezza che sta dietro il riconoscere che non tutti i successi o gli insuccessi dipendono dalla nostra persona.
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