AMORI IMPOSSIBILI
Che cosa porta una persona a rimanere invischiata in una relazione dolorosa?
Tante le possibili risposte.
Una di quelle che ultimamente sto riscontrando più frequentemente è il riemergere di alcune antiche emozioni.
Sentimenti di amore, certo, ma di quelli che lasciano l’amaro in bocca.
Di quelli legati a doppio filo a quei momenti della propria vita in cui si è sperimentata la spiacevole sensazione di non essere corrisposti nei propri sentimenti.
Eppure tutti, o quasi, nella loro vita hanno provato un’esperienza simile.
Come poter spiegare, dunque, perché alcune persone sembrano più sensibili di altre a questo specifico tipo di esperienza?
NON SENTIRSI AMATI
A bene vedere, tuttavia, il sentimento più patito da chi fatica ad interrompere una frequentazione malsana non è tanto il non essere contraccambiati nei propri sentimenti, quanto piuttosto il non sentirsi amabili.
Non è la stessa cosa.
Una persona può di certo non provare nei nostri confronti un sentimento d’amore simile a quello che noi possiamo provare nei suoi confronti, ma questo non ci porta a sentirci “non degni di essere amati” da altre persone.
È questo tipo di convinzione profonda che sembra impedire ad una persona di superare un simile dolore e andare avanti, magari facendo leva su quelle frasi di circostanza che si dicono spesso in questi casi.
Chi si sente non amabile non riesce di certo a trovare conforto in pensieri quali « L’oceano è pieno di pesci! », o « Chiusa una porta, si apre un portone! », e così via.
Il domani, infatti, è per lei/lui un futuro in cui si è ancora non degni di poter ricevere quell’affetto di cui si avverte un fortissimo bisogno.
UNA POSSIBILE SPIEGAZIONE
Nella difficoltà ad interrompere una frequentazione malsana si cela allora il bisogno di non accettare passivamente l’idea di non essere degni di essere amati.
Paradossalmente, potremmo spingerci persino ad affermare che il mantenersi in tale relazione esprime forse la più ampia manifestazione di amore verso se stessi, per quanto spesso ci si sente dire il contrario.
Nel mantenere vivo il desiderio che l’amato/a contraccambi i i propri sentimenti è nascosto infatti il bisogno di mantenere viva l’idea di poter un giorno essere finalmente degni di ricevere amore.
Il problema di fondo è il credere che l’unico modo per sconfermare tale dolorosa premessa (quella di non essere amabili come persone) è il divenire improvvisamente amabili da parte di persone che effettivamente non ci amano o non ci ameranno!
Non ci si innamora di persone a caso.
Il più delle volte ci si innamora di persone che è come se già si sapesse che non potranno amarci.
Non come lo si vorrebbe, per lo meno.
In pratica, si è attratti da persone che con grande probabilità non ricambieranno i nostri sentimenti.
PERCHÉ CI SI INNAMORA DI CHI NON CI AMA?
In quanto, qualora questi si innamorassero effettivamente di noi, ci permetterebbero con il loro sentimento di sentirci finalmente degni di essere amati!
Funziona tale logica?
Purtroppo no e per due motivi:
- È difficile che l’altro possa contraccambiare i sentimenti che noi proviamo per lui/lei, proprio in quanto, in modo inconsapevole, abbiamo “scelto” tale persona proprio per sentirci indegni di essere amati!
- Qualora l’altra persona dovesse effettivamente cambiare i propri sentimenti e innamorarsi di noi, i nostri sentimenti potrebbero verosimilmente cambiare a loro volta!
« Potrebbe essere proficuo staccarsi dall’abitudine di star ad ascoltare soltanto quello che risulta subito chiaro.»
(Martin Heidegger)
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