DIFFICOLTÀ A GESTIRE LA RABBIA
La rabbia è un’emozione e, al pari tutte le nostre emozioni, ha una durata di tempo limitata.
Nasce, si manifesta e svanisce.
Questo nella maggior parte dei casi.
Quando invece questo naturale processo è alterato, si è verosimilmente in presenza di un problema di gestione della rabbia.
PROBLEMI NEL GESTIRE LA RABBIA
Da un punto di vista clinico è possibile parlare di un problema di gestione della rabbia quando l’emergere di tale vissuto risulta eccessivo in termini di:
- Frequenza
- Durata
- Intensità
Una rabbia troppo frequente, ad esempio, può avere ripercussioni sul nostro umore, sulle relazioni più significative, come pure sulla stessa autostima.
Non è piacevole infatti percepirsi come persone nervose e irascibili, men che meno essere considerati dagli altri come persone “pericolose” e venire per questo allontanati ed esclusi.
Allo stesso modo, una rabbia di breve durata può renderne difficile l’espressione anche quando sarebbe utile farlo.
La mancata espressione di tale emozione, infatti, può esporre all’azione aggressiva e manipolativa altrui, portando di riflesso a vivere un costante senso di vulnerabilità e di impotenza.
Va da sé che anche livelli eccessivamente intensi di rabbia possono risultare malsani e pericolosi, tanto per se stessi quanto per gli altri.
Scatti d’ira e attacchi di rabbia incontrollati possono infatti recare danni fisici ed emotivi di grande rilevanza.
Nel loro insieme, i criteri di frequenza, durata e intensità permettono di definire diverse problematiche nella gestione della rabbia.
Vediamone qualcuna.
DIFFICOLTÀ A RICONOSCERE LA RABBIA
Molte delle persone che si rivolgono ad uno psicologo lo fanno pensando di dover imparare a gestire l’ansia.
Al contrario, un’attenta analisi rivela piuttosto come, in realtà, la rabbia sia l’emozione per loro più problematica.
In casi simili, tale problematicità chiama spesso in causa la difficoltà che le persone incontrano nel riconoscere di essere semplicemente arrabbiate.
Si auto-censurano, in pratica, per timore del giudizio sociale e personale conseguente al vivere e manifestare tale emozione.
Va da sé che, non riconoscendo tale vissuto, le persone si impegnano in strategie tutt’altro che utili per gestire nel modo migliore la loro rabbia.
DIFFICOLTÀ AD ESPRIMERE LA RABBIA
Un altro caso piuttosto frequente chiama in causa la difficoltà di espressione della rabbia.
Per timore di risultare eccessivamente aggressive, egoiste o crudeli, molte persone inibiscono ogni espressione di rabbia.
Naturalmente questo si ripercuote spesso su di loro in vari modi:
- a livello corporeo, con problemi gastro-intestinali, digrignamento notturno dei denti (bruxismo), mal di testa e problemi di sonno;
- a livello emotivo, con sensazioni di vulnerabilità e di impotenza;
- a livello psicologico, con l’accavallarsi di pensieri negativi particolarmente spiacevoli.
Non è infrequente, inoltre, che per ovviare a tali difficoltà le persone ricorrano a strategie che finiscono per aggravare ulteriormente la loro condizione.
Ne sono un esempio, gli abusi di farmaci o di sostanze, l’evitamento di luoghi e di persone, le condotte di auto-lesionismo e ritiro sociale.
DIFFICOLTÀ A CONTROLLARE LA RABBIA
Scoppi d’ira e attacchi di rabbia sono comuni quando i livelli di rabbia raggiungono una certa soglia.
Tutti hanno sperimentato la famosa “goccia che fa traboccare il vaso”.
Il problema è che delle volte il vaso rimane sempre colmo.
Quando questo accade, è facile perdere il controllo della propria rabbia e manifestarla in un modo discontrollato e impulsivo.
Le conseguenze di ciò possono essere molteplici: da parole offensive dette per ferire la sensibilità altrui, al lancio di oggetti, fino ad arrivare ad aggressioni fisiche volte a punire il comportamento dell’altro.
Il senso di colpa e la depressione sono spesso le emozioni che conseguono a tali attacchi di rabbia.
COME GESTIRE LA RABBIA
La Terapia Cognitivo Comportamentale che adotto come Psicoterapeuta a Verona e online ha come obiettivo quello di aiutare le persone a:
- identificare le modalità con cui la rabbia starebbe venendo gestita nel momento presente;
- riconoscere gli stimoli esterni (es., critiche) ed interni (es., auto-critiche) che solitamente precedono l’esperienza di rabbia;
- comprendere il motivo per il quale tali stimoli starebbero innescando la rabbia;
- trovare strategie cognitive e comportamentali alternative per gestire tanto gli stimoli quanto la rabbia stessa.