COME NASCE UN FIORE

crescita personale

scritto da Dr. Alessio Congiu

CADONO LE FOGLIE IN AUTUNNO

Ci sono momenti nella vita in cui la verità emerge in noi in modo chiaro e trasparente.

La verità su chi siamo e su ciò che ci piacerebbe realizzare; la verità su ciò che vorremmo e per il quale non potremmo più attendere; la verità su come vorremmo che andasse la nostra vita.

È l’inizio dell’autunno.

Sono quelli momenti di rara lucidità, in cui il castello di carte elegantemente orchestrato dalla nostra mente crolla improvvisamente, mostrandoci gli inganni a cui per tanto tempo abbiamo provato a convincerci.

Alcuni rinnegano questo risveglio della coscienza, manifestando come un senso di stupore e di titubanza verso di esso.

Già intuiscono infatti che significati potrebbe avere quel monito che dal basso spinge per il cambiamento e il timore li esorta ad una riflessione senza via d’uscita.

Come un groviglio di pensieri che, arrotolati attorno ad una voce chiara e concisa, le parlano sopra, nella speranza di far tacere quel suono raggelante.

Il risultato è un dibattito interno senza capo né coda, che lascia spesso più confusi di quanto lo si era inizialmente.

GELIDO È  L’INVERNO

Lo stupore e l’incredulità lasciano spazio all’angoscia, all’apprensione.

Spaventa l’idea di cambiare, di doversi mettere nuovamente in gioco, di reinventarsi. Il timore dell’imprevedibilità, di vivere in un mondo sconosciuto e di rivivere da adulti lo stesso smarrimento di quando si era più piccoli, senza ormai avere più appigli a cui aggrapparsi.

E poi la colpa, l’ autocritica, l’ avvilimento:

<< Come ho potuto lasciare che ciò accadesse? Che persona piccola e debole che sono..>>

Parole forti, destinate a lasciare traccia di loro per ore, giorni, a volte mesi, per coprire quel vociare della coscienza che quasi toglie il respiro. L’inverno è ormai alle porte.

DOLCE PRIMAVERA

Il salto nel vuoto non è certo per deboli di cuore, ma quella voce è come un’eco che risuona e continua a risuonare, spingendo a scelte coraggiose, di quelle importanti, che fanno tremare quando intraprese, lasciando un retrogusto di orgoglio e di compiacimento quando osservate a posteriori.

La tempesta è passata e il sole ritorna ad illuminare un mare che oscilla tra le luci ed adombramenti. Nell’aria si respira odore di primavera.

SOLE D’ESTATE

Si cambia, lentamente, godendo inizialmente di ogni istante, per poi vivere anche questa nuova conquista come un qualcosa di naturale, di spontaneo.

Si arriva quasi a dimenticarsi delle vesti passate e della fatica vissuta nel levarsele, convinti di aver finalmente trovato l’abito su misura che tanto si stava ricercando. Il sole infatti brilla ora alto nel cielo, come solo in estate riesce a fare.

Così nasce un fiore, prima di sapere d’essere un fiore.

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CADONO LE FOGLIE IN AUTUNNO

Ci sono momenti nella vita in cui la verità emerge in noi in modo chiaro e trasparente.

La verità su chi siamo e su ciò che ci piacerebbe realizzare; la verità su ciò che vorremmo e per il quale non potremmo più attendere; la verità su come vorremmo che andasse la nostra vita.

È l’inizio dell’autunno.

Sono quelli momenti di rara lucidità, in cui il castello di carte elegantemente orchestrato dalla nostra mente crolla improvvisamente, mostrandoci gli inganni a cui per tanto tempo abbiamo provato a convincerci.

Alcuni rinnegano questo risveglio della coscienza, manifestando come un senso di stupore e di titubanza verso di esso.

Già intuiscono infatti che significati potrebbe avere quel monito che dal basso spinge per il cambiamento e il timore li esorta ad una riflessione senza via d’uscita.

Come un groviglio di pensieri che, arrotolati attorno ad una voce chiara e concisa, le parlano sopra, nella speranza di far tacere quel suono raggelante.

Il risultato è un dibattito interno senza capo né coda, che lascia spesso più confusi di quanto lo si era inizialmente.

GELIDO È  L’INVERNO

Lo stupore e l’incredulità lasciano spazio all’angoscia, all’apprensione.

Spaventa l’idea di cambiare, di doversi mettere nuovamente in gioco, di reinventarsi. Il timore dell’imprevedibilità, di vivere in un mondo sconosciuto e di rivivere da adulti lo stesso smarrimento di quando si era più piccoli, senza ormai avere più appigli a cui aggrapparsi.

E poi la colpa, l’ autocritica, l’ avvilimento:

<< Come ho potuto lasciare che ciò accadesse? Che persona piccola e debole che sono..>>

Parole forti, destinate a lasciare traccia di loro per ore, giorni, a volte mesi, per coprire quel vociare della coscienza che quasi toglie il respiro. L’inverno è ormai alle porte.

DOLCE PRIMAVERA

Il salto nel vuoto non è certo per deboli di cuore, ma quella voce è come un’eco che risuona e continua a risuonare, spingendo a scelte coraggiose, di quelle importanti, che fanno tremare quando intraprese, lasciando un retrogusto di orgoglio e di compiacimento quando osservate a posteriori.

La tempesta è passata e il sole ritorna ad illuminare un mare che oscilla tra le luci ed adombramenti. Nell’aria si respira odore di primavera.

SOLE D’ESTATE

Si cambia, lentamente, godendo inizialmente di ogni istante, per poi vivere anche questa nuova conquista come un qualcosa di naturale, di spontaneo.

Si arriva quasi a dimenticarsi delle vesti passate e della fatica vissuta nel levarsele, convinti di aver finalmente trovato l’abito su misura che tanto si stava ricercando. Il sole infatti brilla ora alto nel cielo, come solo in estate riesce a fare.

Così nasce un fiore, prima di sapere d’essere un fiore.

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