RIMPIANTI
L’ emozione spiacevole che si vive quando, nel momento presente, si giudica negativamente un qualcosa del passato che è stato fatto o che non è stato fatto. Questo è il rimpianto.
Curioso come tante persone siano così spaventate da questa semplice e comune emozione dal vedere condizionata la propria vita pur di evitarla. Si arriva persino a scegliere di agire nel presente in un modo ritenuto utile ad evitarlo in futuro, il rimpianto.
Come se si potesse realmente prevedere il modo con cui in futuro si guarderà al proprio passato.
Come se le esperienze ci superassero, sfiorandoci appena senza cambiarci.
PERCHÉ LO VIVIAMO?
Già, perché a crescere sono coloro che compiono errori, specie se gravi e oramai irrimediabili, in quanto è nello sbagliare per una propria scelta che si comprende che cosa per noi conta davvero. Nello sbaglio si ha la scoperta di quanto di se stessi non si conosceva prima di commettere il fatidico errore. Dopo tutto, chi sbaglierebbe con coscienza di stare effettivamente sbagliando?
A COSA SERVE?
Potremmo spingerci addirittura a riconoscere come, nei fatti, l’errore non esista se non come strategia escogitata dalla mente per segnalarci che quanto è stato compiuto è poco rappresentativo della persona che vorremmo essere e a cui guardiamo per dare valore ad ogni nostra azione.
Il rimpianto, in fin dei conti, non è altro che la foto istantanea scattata da questo ideale nel momento esatto in cui riemerge alla nostra coscienza, indicandoci nuovamente la via da seguire.
Esporsi alla possibilità di pentirsi di ciò che è stato fatto o di ciò che si farà, dunque, non è altro che un modo diverso per ricordarsi anche in futuro ciò che per noi più conta.
Scegliete consapevolmente di correre il rischio di sbagliare.
<< Noi non apprezziamo il valore di ciò che abbiamo mentre lo godiamo; ma quando ci manca o lo abbiamo perduto, allora ne spremiamo il valore >> (William Shakespeare)
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RIMPIANTI
L’ emozione spiacevole che si vive quando, nel momento presente, si giudica negativamente un qualcosa del passato che è stato fatto o che non è stato fatto. Questo è il rimpianto.
Curioso come tante persone siano così spaventate da questa semplice e comune emozione dal vedere condizionata la propria vita pur di evitarla. Si arriva persino a scegliere di agire nel presente in un modo ritenuto utile ad evitarlo in futuro, il rimpianto.
Come se si potesse realmente prevedere il modo con cui in futuro si guarderà al proprio passato.
Come se le esperienze ci superassero, sfiorandoci appena senza cambiarci.
PERCHÉ LO VIVIAMO?
Già, perché a crescere sono coloro che compiono errori, specie se gravi e oramai irrimediabili, in quanto è nello sbagliare per una propria scelta che si comprende che cosa per noi conta davvero. Nello sbaglio si ha la scoperta di quanto di se stessi non si conosceva prima di commettere il fatidico errore. Dopo tutto, chi sbaglierebbe con coscienza di stare effettivamente sbagliando?
A COSA SERVE?
Potremmo spingerci addirittura a riconoscere come, nei fatti, l’errore non esista se non come strategia escogitata dalla mente per segnalarci che quanto è stato compiuto è poco rappresentativo della persona che vorremmo essere e a cui guardiamo per dare valore ad ogni nostra azione.
Il rimpianto, in fin dei conti, non è altro che la foto istantanea scattata da questo ideale nel momento esatto in cui riemerge alla nostra coscienza, indicandoci nuovamente la via da seguire.
Esporsi alla possibilità di pentirsi di ciò che è stato fatto o di ciò che si farà, dunque, non è altro che un modo diverso per ricordarsi anche in futuro ciò che per noi più conta.
Scegliete consapevolmente di correre il rischio di sbagliare.
<< Noi non apprezziamo il valore di ciò che abbiamo mentre lo godiamo; ma quando ci manca o lo abbiamo perduto, allora ne spremiamo il valore >> (William Shakespeare)
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